Visit Sponsor

Written by: Progetti

Modelli possibili dell’abitare

In Italia, oggi forse più che mai, è sempre più evidente la tendenza a mettere in primo piano i diritti, gli interessi e le esigenze del singolo individuo a scapito di quelli comuni. Atteggiamento che non fa sconti a nessuna disciplina ed è uniformemente distribuito sul territorio. La crescente esigenza di diversificarsi del singolo, sempre alla ricerca della personalizzazione, non sempre coincide con il concetto sartoriale del «cucito addosso» ma è sempre più spesso l’optional aggiunto a garantire l’elemento di diversità. L’esigenza del diversificarsi di per sé potrebbe non essere un problema di merito non fosse che, a volte, per raggiungerlo si cerchino scorciatoie a discapito del rispetto delle procedure. A questo si aggiunge la scarsa cognizione di ciò che è qualità da parte del committente privato, lo scollamento forte tra culture progettuali ed esigenze delle persone e la responsabilità delle istituzioni che dovrebbero programmare e non solo regolare e vietare. Come ha scritto Luigi Mazza nell’editoriale del mese scorso, nel panorama della pianificazione territoriale come nell’architettura, la storica riluttanza italiana verso il rispetto delle norme ha spinto le istituzioni a legiferare inserendo codici che indicassero i requisiti minimi di standard qualitativi di buona progettazione in modo da sostituire etica, deontologia e buon senso dei progettisti e dei costruttori più interessati al profitto che non alla ricaduta sociale del loro operato. Puntuale, ecco il discusso Piano casa, che indica possibilità e norma regole parzialmente già presenti nel già complesso sistema legislativo. Aspettando gli esiti progettuali, sociali e ambientali delle attuazioni dei Piani casa regionali pubblichiamo esempi di realizzazioni ex novo, ampliamenti, riconversioni che non hanno usufruito del Piano ma che indicano strade possibili su cui riflettere. Modelli dell’abitare «disegnati su misura» quali ampliamenti volumetrici, sopraelevazioni, riconversione di spazi ex industriali, costruzioni ex novo di case a schiera. Architetture che, muovendosi delicatamente nell’intricata selva di norme, sono state realizzate nel rispetto del contesto, dai bassi consumi energetici e con soluzioni curate nei dettagli, dimostrando che il buon senso dei progettisti può essere presente anche senza doverne fare un parametro minimo da rispettare per legge.

Autore

(Visited 22 times, 1 visits today)

About Author

Share
Last modified: 17 Luglio 2015